Passaparola – Commercio internazionale europeo: stato dell’arte

La recente relazione della Commissione europea sull’attuazione e l’applicazione della politica commerciale dell’UE pone l’accento sul ruolo significativo degli accordi commerciali nel promuovere la crescita economica e l’accesso al mercato per le imprese europee. Alla fine del 2023, l’UE conta 42 accordi commerciali preferenziali in vigore con 74 partner, corrispondenti al 45,8% del commercio estero totale dell’UE. Il rapporto evidenzia il successo dei quattro accordi commerciali più avanzati con Corea del Sud, Canada, Giappone e Vietnam nel favorire le esportazioni dell’UE, in particolare in settori chiave come veicoli, aerei, macchinari elettrici e prodotti farmaceutici. Ad esempio, le esportazioni di beni dell’UE hanno registrato un incremento medio del 127% dal 2010 al 2023 verso la Corea del Sud e del 64% dal 2016 al 2023 verso il Canada.

In termini di accesso al mercato, l’UE ha compiuto progressi significativi nell’eliminazione delle barriere nei Paesi partner. Nel 2023, 41 barriere di accesso al mercato sono state parzialmente o totalmente rimosse in 28 Paesi. Questi sforzi riguardano ad esempio questioni sanitarie e fitosanitarie, come la regionalizzazione in Giappone e Corea del Sud, o settori ad alta tecnologia rilevanti per la transizione verde, nonché altri tipi di ostacoli più tradizionali, come il sistema di licenze non automatiche dell’Argentina, o gli oneri della Colombia per le valutazioni del rischio sui prodotti animali e vegetali dell’UE.

La Commissione ha continuato a concentrarsi sull’attuazione delle disposizioni in materia di commercio e sviluppo sostenibile (TSD) che sono state incluse in 12 dei suoi accordi commerciali in vigore nel 2023 con 18 Paesi partner. L’impegno regolare nei comitati istituzionali per la TSD ha portato a progressi tangibili, come la ratifica di convenzioni multilaterali da parte dei Paesi partner e il rafforzamento della cooperazione con la società civile per il rispetto degli standard lavorativi e ambientali.

Infine, la relazione ribadisce l’importanza degli accordi commerciali per aprire i mercati alle 680.000 PMI esportatrici, motore principale del commercio internazionale, e facilitare il loro accesso ai mercati globali. In particolare, le PMI beneficiano di strumenti dedicati, prima tra tutti la piattaforma Access2Markets, progettata per aiutarle a destreggiarsi nella complessità del commercio internazionale.  Ad esempio, grazie al ROSA, lo strumento di autovalutazione delle regole di origine, le imprese possono verificare i vantaggi tariffari previsti dai vari accordi commerciali, con circa 14.000 valutazioni effettuate ogni mese. Nel 2023, oltre 11.000 PMI sono state formate per utilizzare questa piattaforma, consentendo loro di sfruttare le opportunità di crescita offerte dalla vasta rete commerciale dell’UE pur mantenendo la loro competitività.

alessandra.laterza@unioncamere-europa.eu